PRESENTAZIONE DEL PROGETTO AISTOMDONNA

A cura del

Consiglio Direttivo e Comitato Scientifico A.I.STOM.

 

Il Progetto AistomDONNA nasce per volontà dell’Aistom con l’obiettivo di promuovere una particolare attenzione verso le donne con stomia definitiva, temporanea e/o ricanalizzate, sensibili alle problematiche femminili e socio-sanitarie in genere. AistomDONNA si rivolge quindi alla popolazione femminile, ma soprattutto alle donne stomizzate che a causa di una o più stomie si ritrovano oggi a convivere con un’importante ed evidente modificazione dello schema corporeo. Il sacchetto è certamente un’aggravante nell’essere donna per l’estetica, alimentazione, vestiti, vacanze, lavoro, per gli aspetti psicologici, sessuali, riabilitativi ed evolutivi, che spesso inducono all’isolamento psicologico, sociale e culturale.

A dirla in breve, per una donna la stomia è un guaio tra i peggiori che possano capitare poiché causa grande angoscia. Essere stomizzati significa essere permanentemente incontinenti e vivere con apposite sacche adesive per la raccolta delle feci o urine, pertanto si comprende bene come un umile ma indispensabile presidio come il “bagno” potrebbe divenire una vera e propria barriera architettonica.

Superata la fase post- chirurgica e riabilitativa, lavorare con una stomia e reinserirsi nella società civile e produttiva non è cosa facile, per molteplici motivazioni e disagi. Le persone stomizzate, peraltro, periodicamente sono “obbligate” a rivolgersi agli Uffici protesi della propria ASL per ottenere sacche e placche, e tutto questo ogni due mesi e per tutta la vita, con spaventosi iter burocratici e continui tentativi da parte di talune Regioni, Centrali d’acquisto ed ASL, di consegnare “un’unica sacca o placca”, cosa del tutto impensabile ed indegna per queste persone.

Oggi, in Italia per questa fragile categoria di persone, e per donne e bambini in modo particolare, la “Riabilitazione” è di fatto negata dal S.S.N. e Regionale, e tutto questo è un atto gravissimo ed incivile per un Paese come l’Italia, fondatore dell’Europa. E' doveroso pensare che in Italia il cancro al colon-retto è la seconda causa di morte e la stomia è una delle condizioni più invalidanti che esistano oggi in ambito oncologico.

Depressione, senso di vergogna e isolamento sociale sono le principali cause che attanagliano le DONNE in modo particolare, poiché vedono violata la loro “femminilità” e sessualità. Molto spesso alle donne stomizzate è negato il diritto di divenire “madre dopo il cancro” e possono procreare soltanto grazie all’inseminazione artificiale.

Gli obiettivi specifici del Progetto AistomDONNA sono: abbattere ogni tabù, incrementare il dialogo e l’informazione per e tra le donne stomizzate, creando un punto d’ascolto virtuale attraverso il sito web dell’Aistom. Sito che darà voce ai bisogni delle donne stomizzate, ai loro mariti e parenti, oltre alle persone sensibili a tali problematiche, producendo e divulgando articoli, testimonianze, materiale scientifico e normativo.

L’idea nasce quindi dall’analisi dei bisogni e il punto è come riuscire in questo nobile intento, quanto complesso … grazie all’utilizzo del sito web dell’Aistom.

 

La sezione AistomDONNA del sito web, grazie alla collaborazione di professionisti socio-sanitari volontari (medici, infermieri stomaterapisti, psicologi, avvocati, etc.), fornisce notizie e documenti utili ed aggiornati, su tutti gli argomenti d’interesse per le donne portatrici di stomia intestinale e/o urinaria. Spazierà dalla gravidanza, alla sessualità, all’inseminazione, al parto, all’alimentazione, all’allattamento, all’accettazione dell’alterazione dello schema corporeo, al lavoro, allo sport, etc.

Inoltre, ampio spazio sarà dato a dubbi, emozioni, riflessioni, cibo, moda, vacanze, sport, lavoro, etc., attraverso le testimonianze delle donne e di tutti coloro che intendono fornirle, anche in forma anonima, liberamente e senza tabù.

Periodicamente sarà fatto un aggiornamento dei contenuti e a distanza di tempo si potrà effettuare una valutazione costruttiva.

L’Associazione si batte per i diritti degli stomizzati cercando di essere vicina a loro e ai loro cari, che molto spesso per pudore soffrono in silenzio ed anonimato. L’Aistom con questa iniziativa si prefigge di far divenire “protagonista della propria vita la donna stomizzata” e vuole essere al suo fianco con una particolare attenzione all’essere donna: madre, moglie, amante, figlia, lavoratrice, zia o nonna.

Esplicativo è il logo di AistomDONNA, il senso è quello di una donna libera, dove la liberazione è conquistata dopo essersi raccontata e successivamente aver ritrovato la luce. Una luce d’informazione, conoscenza ed Amicizia, che libera la propria essenza donando nuova vita, una vita da vivere in una società culturalmente evoluta e multietnica.

La donna genera la “VITA” e la vita è la ricchezza dell’essere umano!

SE SEI UNA DONNA STOMIZZATA O RICANALIZZATA, E VUOI RACCONTARE UNA TESTIMONIANZA TUTTA AL FEMMINILE, ACCEDI AL NOSTRO SITO www.aistom.org  E RACCONTA, SCRIVI, ESPRIMI E CONDIVIDI CON TUTTI NOI, ANCHE IN ANONIMATO.

SAREBBE UN GESTO DI CULTURA E CIVILTA’ PER USCIRE DAL GUSCIO DELL’INDIFFERENZA, POTRESTI ESSERE TU A FORNIRE IL TASSELLO  MANCANTE … AIUTACI A RICOMPORRE L’IMMAGINE DI UN PUZZLE DISORDINATO! GARANTIREMO LA TUA PRIVACY.

VI ASPETTIAMO IN NUMEROSE.

Viva le donne, Forza donne …