Per far fare il bagno al mare ai bambini, soluzione con MINI CAP

Salve,
sono la mamma di una bambina di 5 anni e mezzo portatrice di una ureterocutaneostomia con insufficienza renale al 3 stadio, uropatia e ipertensione.
La mia bambina è nata con diagnosi di idronefrosi, nel corso degli anni ha subito diversi interventi (una ureterocutaneostomia sx a due gg con successivo reimpianto prima a sx e successivamente bilaterale).
Tentativi inutili perché ha poi subito una nefrectomia sx e successivamente, nuovamente una ureterocutaneostomia a dx.
Vorrei avere informazioni inerenti alla situazione mare .. c'è qualcuno che potrebbe aiutarmi?
Spero di avere da voi una risposta..grazie.

Altro

A distanza di quasi un mese dall'operazione, che verdure e frutta può mangiare?

Buonasera,
mia madre è stata operata, le hanno tolto retto e sigma a causa di adenocarcinoma.
Adesso ha una colostomia definitiva.
A distanza di quasi un mese, che verdure e frutta può mangiare?
In ospedale hanno detto che può mangiare solo patate, un po’ di zucchina, carote e spinaci, mentre di frutta solo mela, banana e fragole.

Altro

Distacco placca

Gentile dottoressa , mio padre di anni 85 ha subito circa un mese fa una colostomia sinistra per un adenocarcinoma,ma il problema in questo momento è la diarrea che non si riesce a correggere nè con la dieta e nè con i farmaci (imodium e normix), quindi ci sono problemi di odore, distacco placca ,..io non riesco a prendermi cura della sua stomia e quindi ci siamo affidati ad un infermiere che lo barda con garze e cerotti per evitare il distacco della suddetta placca , ma la zona peristomale si è irritata ed io sono abbastanza stressata e depressa nel vederlo così alla mercè di questo grande problema.
Confido in un suo consiglio.

distinti saluti

Altro

Ileostomia

Gent.mo Dr. Ciro De Rosa,
le scrivo poichè siamo veramente disperati in quanto mia madre, a seguito di un intervento, ha subito una stomizzazione dell'ILIO per l'asportazione di una massa tumorale importante.
Finchè era in ospedale è stata seguita dalle infermiere per la gestione della sacca ma appena arrivati a casa è iniziato il calvario: l'infermiera della ASL addetta a ciò al primo cambio placca ha utilizzato del disinfettante "per attaccare meglio la placca" con il risultato che la stessa placca subito dopo si è staccata.
Vista la criticità abbiamo chiamato quindi il giorno stesso una conoscente (ex caposala in pensione) che nel tentativo di far aderire meglio la placca ha usato un prodotto "altamente sgrassante" a suo dire ossia l'acetone per le unghie e tutto ciò ha creato una gravissima ustione che ha allargato ulteriormente la zona interessata con il risultato che la placca ha continuato a scivolare via in quanto essendo la parte ormai gravemente lesionata non permette alla placca di aderire e infine l'ultima infermiera contattata lo stesso giorno ha usato salviettine umidificate che hanno peggiorato la situazione.
Il risultato è che mia madre ora si è ritrovata con la parte interessata completamente ustionata, la placca non aderiva e continuavano le fuoriuscite di liquidi, pertanto per ridurre il disagio ha evitato di bere e mangiare per gg con la conseguenza che è collassata una notte a causa di un blocco renale. Ora è di nuovo in ospedale al pronto soccorso ma vogliono già dimetterla perchè sono intervenuti con un'opera di idratazione solo per ripristinare i valori di base del sangue compromessi a causa di un'infezione sopraggiunta ma per il problema della sacca che non aderisce dicono che dobbiamo pensarci noi. la situazione è difficile da gestire per noi che non abbiamo competenze per farlo, anche loro si sono trovati in difficoltà vista la gravità della situazione... tra l'altro mia madre dovrebbe iniziare urgentemente un ciclo di chemio.
non sappiamo come e cosa fare, a chi possiamo rivolgerci per un supporto?? e soprattutto è gestibile da casa in quelle condizioni?
Ps. Le allego una foto per darle modo di capire la situazione. resto in attesa di un vostro supporto distinti saluti

Altro