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Ileostomia

Gent.mo Dr. Ciro De Rosa,
le scrivo poichè siamo veramente disperati in quanto mia madre, a seguito di un intervento, ha subito una stomizzazione dell'ILIO per l'asportazione di una massa tumorale importante.
Finchè era in ospedale è stata seguita dalle infermiere per la gestione della sacca ma appena arrivati a casa è iniziato il calvario: l'infermiera della ASL addetta a ciò al primo cambio placca ha utilizzato del disinfettante "per attaccare meglio la placca" con il risultato che la stessa placca subito dopo si è staccata.
Vista la criticità abbiamo chiamato quindi il giorno stesso una conoscente (ex caposala in pensione) che nel tentativo di far aderire meglio la placca ha usato un prodotto "altamente sgrassante" a suo dire ossia l'acetone per le unghie e tutto ciò ha creato una gravissima ustione che ha allargato ulteriormente la zona interessata con il risultato che la placca ha continuato a scivolare via in quanto essendo la parte ormai gravemente lesionata non permette alla placca di aderire e infine l'ultima infermiera contattata lo stesso giorno ha usato salviettine umidificate che hanno peggiorato la situazione.
Il risultato è che mia madre ora si è ritrovata con la parte interessata completamente ustionata, la placca non aderiva e continuavano le fuoriuscite di liquidi, pertanto per ridurre il disagio ha evitato di bere e mangiare per gg con la conseguenza che è collassata una notte a causa di un blocco renale. Ora è di nuovo in ospedale al pronto soccorso ma vogliono già dimetterla perchè sono intervenuti con un'opera di idratazione solo per ripristinare i valori di base del sangue compromessi a causa di un'infezione sopraggiunta ma per il problema della sacca che non aderisce dicono che dobbiamo pensarci noi. la situazione è difficile da gestire per noi che non abbiamo competenze per farlo, anche loro si sono trovati in difficoltà vista la gravità della situazione... tra l'altro mia madre dovrebbe iniziare urgentemente un ciclo di chemio.
non sappiamo come e cosa fare, a chi possiamo rivolgerci per un supporto?? e soprattutto è gestibile da casa in quelle condizioni?
Ps. Le allego una foto per darle modo di capire la situazione. resto in attesa di un vostro supporto distinti saluti




risposta dell'esperto:

Salve, dalla sua email si evince una situazione molto difficile, però penso che si potrebbe fare qualcosa in quanto sembra tutto causa di una cattiva gestione e di un presidio non idoneo. Pertanto se Lei abita nel Napoletano mi chiami al 3388118882 che Le fisso subito un appuntamento presso il mio centro stomizzati dell'Ospedale Cardarelli di Napoli, altrimenti vi indicherò il centro più vicino a Sua madre, a presto, Ciro De Rosa.

Gent.mo Dr. Ciro De Rosa,
che bello ricevere così tempestivamente un Suo riscontro in un momento così difficile per noi, nessuno ci fornisce indicazioni, una volta usciti dall'ospedale vieni lasciato in balia di te stesso, Lei è la prima voce "amica", purtroppo siamo a Roma e quindi distanti da Lei altrimenti avrei avuto il piacere di portarLa nel suo centro visto che proprio in serata abbiamo appreso che dobbiamo portare via nostra madre dal Pronto soccorso dove è stata ricoverata quando è collassata perchè dicono che "non sanno" come gestire la stomia, ci invitano a portarla a casa (mi chiedo come pensino che possiamo noi gestire una cosa così complessa!!!) oppure tornare nell'ospedale dove è stata operata di tumore al peritoneo.
Se avesse un' indicazione per un centro attrezzato per situazioni di stomie difficili a Roma Le sarei molto grata ....La ringrazio comunque infinitamente già per il Suo interessamento e per la Sua tempestività. Distinti saluti

Salve, giro questa email alla nostra segreteria AISTOM nazionale, che avrà cura di inviarLe i riferimenti dei centri romani.
A presto,
Ciro De Rosa